Resta sintonizzato

Afragola

A Matera si giura fedeltà sotto l’opera dell’artista afragolese

Pubblicato

il

Nell’antichità le fontane pubbliche avevano una particolare importanza nella vita dei cittadini. Erano luoghi di incontro e di conoscenza tra le persone.

Ad esempio i ragazzi aspettavano le donne, che andavano a prendere l’acqua, per rivolgere sguardi e mostrare interesse.

Al giorno d’oggi, con la nascita dei social network, le conoscenze per lo più sono virtuali.

Nello scenario millenario dei Sassi di Matera sarà possibile tornare indietro nel tempo con la “Fontana dell’Amore“, che, secondo le parole del Sindaco Raffaello de Ruggieri, “è tra le iniziative destinate a rafforzare il turismo a Matera. Nel cuore del Sasso Caveoso saranno riprodotte le immagini, a grandezza naturale, della gioventù materana che richiameranno l’attenzione delle coppie innamorate che potranno scambiarsi il loro pegno d’amore in un luogo romantico come i Sassi di Matera. Il pegno sarà un geco, animale millenario dell’habitat rupestre che rappresenta la perennità dell’esistenza di questi scenari, rimandando alla perennità del sentimento dell’amore”.

L’opera, ideata dai disegnatori Enzo Viti e Teresa Lupo e composta da cinque statue in bronzo, sarà progettata dallo scultore Afragolese di fama internazionale Domenico Sepe. La realizzazione sarà invece assegnata tramite bando di gara ad una fonderia.

Afragola

Camorra ad Afragola nel rione Salicelle: condanne e assoluzioni al processo di primo grado

Pubblicato

il

Condanne e anche assoluzioni da alcuni capi d’accusa al processo di primo grado conclusosi a Napoli che ha visto nella veste di imputati cinque componenti di un gruppo criminale del rione Salicelle di Afragola, in provincia di Napoli.

Il giudice di Napoli Fabio Lombardo ha condannato a 10 anni di reclusione Vittorio Parziale, 32 anni; a dieci anni Giuseppe Sasso, 27 anni; a 9 anni e 4 mesi Adriano Laezza, 27 anni; a 9 anni e 4 mesi Vincenzo De Pompeis, 29 anni e a 8 anni e 6 mesi Luca D’Auria, 23 anni.

A Parziale, difeso dall’avvocato Antonio Bucci, non è stato riconosciuto il ruolo di capo e promotore del gruppo malavitoso: la pena chiesta dal pm è stata dimezzata da 20 a 10 anni.
Le assoluzioni hanno riguardato alcuni episodi di estorsione.
La Procura aveva chiesto pene variabili tra 16 e 20 anni di reclusione.
L’arresto di sei indagati, cinque dei quali oggi condannati, ritenuti dalla DDA appartenenti a un gruppo criminale legato al clan Moccia, risale all’ottobre del 2022 quando i carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, quelli della stazione di Afragola, i poliziotti della Squadra Mobile e del commissariato di Afragola notificarono alle sei persone condannate oggi accuse, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso e porto e detenzione illegale di armi da guerra e comuni da sparo.


(fonte: Ansa)

Continua a leggere

Afragola

Afragola, due carabinieri feriti in poche ore: comandante preso a morsi e pugni

Pubblicato

il

Afragola letteralmente martoriata dalla criminalità. Due eventi si sono verificati a distanza di pochi minuti:

Intorno alle ore dieci di questa mattina, il comandante dei carabinieri Raimondo Semprevivo si reca insieme ai colleghi della stazione di Afragola nell’eseguire un ordine di carcerazione. Giunto a via Falconieri, nel centro storico afragolese, Semprevivo, con i suoi uomini, si reca presso la casa del pregiudicato. Il soggetto inizia ad inveire con calci, pugni e morsi contro il comandante. Intervengono i colleghi che riescono a bloccarlo e ad arrestarlo.

Semprevivo finisce sotto osservazione all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Frattamaggiore, con il pregiudicato spedito in carcere. Oltre alle accuse principali, dovrà rispondere anche di oltraggio, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Nel frattempo, nella vicina corso Vittorio Emanuele, due malviventi aggrediscono una signora nei pressi della sede del Banco di Napoli. Nella colluttazione, interviene un carabiniere in borghese che subisce una botta alla testa con il calco della pistola.
La rapina va in porto. La somma di denaro prelevata dai rapinatori sarebbe cospicua. Il carabiniere è finito in ospedale; non si hanno notizie della donna.

Le indagini sono state affidate ai carabinieri di Casoria che stanno vagliando alcune immagini dei vari impianti di videocamere della zona.

Continua a leggere

Afragola

AFRAGOLA. La Procura Federale indaga i dirigenti dell’Afragolese per aver limitato gli allenamenti di un tesserato

Pubblicato

il

AFRAGOLA – Brutta parentesi calcistica all’ombra del Moccia. La società AC Afragolese, nelle persone del Presidente Raffaele Mosca, il direttore generale Vincenzo Pannone e il direttore sportivo Francesco Antonio Mennitto, è stata destinataria, in data odierna, di un avviso di conclusione delle indagini da parte della Procura Federale inerente una denuncia fatta dall’ex calciatore rosso blu Evangelista Cunzi che dopo alcune divergenze avute con la società ha lamentato una presunta esclusione dagli allenamenti.

In realtà, da fonti vicine alla società, pare che il calciatore stesso sia stato denunciato alla Procura della Repubblica dal Direttore sportivo Mennitto per aggressioni fisiche e che all’indomani di questi fatti, il calciatore si è sempre allenato insieme alla prima squadra ma non è mai stato schierato per scelte tecniche, solo poi, per scelte personali, dove decise di non allenarsi più con l’Afragolese, la società ha saputo dell’esposto depositato in Procura Federale.

Ad oggi la Procura Federale ha ascoltato tutti gli attori della vicenda, compreso gli altri calciatori che hanno confermato l’alterco avuto col dirigente afragolese e la continuità degli allenamenti concessa dalla società ma la Procura, non ascoltando neanche la voce del Presidente, comunica allo stesso, così come agli altri dirigenti, di essere stato iscritto nel registro degli indagati federali e che devono presentare le proprie memorie prima che si apri un dibattito federale.

A questo punto la giustizia sportiva delude e non poco gli alti vertici della società rossoblu al punto tale da mettere in crisi l’entusiasmo e la volontà di proseguire del giovane imprenditore afragolese Raffaele Mosca. Queste le sue parole pubblicate sui social appena appresa la notizia: “In questo momento mi è stata notificata una nota dalla procura federale nella quale l’ A.C. Afragolese Viene accusata di aver limitato gli allenamenti di un tesserato. Ad oggi sono sconcertato dal fatto che le squadre non siano tutelate ma SOLO ACCUSATE. Per queste motivazioni, visto che probabilmente, non ci sono le CONDIZIONI per fare sport nello stile che a ME PIACE, in queste ore sto pensando di fare un passo indietro all’ iscrizione per il nuovo Campionato. Dovrebbe essere un OBBLIGO per il COMITATO REGIONALE capire la realtà degli avvenimenti ed ascoltare dapprima il PRESIDENTE di una squdra, ma cosi non è stato. Dunque mi dispiace, ma io devo tutelare anche la mia persona e non posso essere INFANGATO da terzi che NON SANNO NEMMENO COSA SIA LAVORARE, per fatti non ACCADUTI e che non mi riguardano! Mi dispiace per il tutto il popolo Afragolese, ma in queste ore comunicherò la mia decisione”.

Continua a leggere

Popolari

Copyright © 2020 Minformo - Testata giornalistica reg. 20/2016 Tribunale Napoli Nord - Direttore Responsabile Mario Abenante - info@minformo.com - Privacy Policy